CAIAGROMEC ACADEMY CON LE IMPRESE DI FRONTE ALLA SFIDA DELL’AGRICOLTURA 4.0

Comunicato n. 
25/2022

CAIAGROMEC ACADEMY CON LE IMPRESE DI FRONTE ALLA SFIDA DELL’AGRICOLTURA 4.0

DALLA BERNARDINA: “INDISPENSABILE POTENZIARE I PROCESSI FORMATIVI IN AGRICOLTURA PRIVILEGIANDO UN APPROCCIO SISTEMICO”

 

(Roma, 4 giugno 2022). “L’impegno della nostra organizzazione per la formazione degli operatori del settore primario nasce dalla consapevolezza della necessità di un deciso apporto in ambito tecnico-gestionale per accompagnare la pianificazione di interventi mirati e politiche di innovazione a sostegno di un’agricoltura smart”: così il Presidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori italiani, Gianni Dalla Bernardina, nel corso della recente assemblea nazionale ha sintetizzato l’operato di CaiAgromec Academy, l'ente formativo dell’associazione ormai giunto al traguardo del primo decennio di attività.

Negli ultimi anni, una rilevante evoluzione della meccanica ha portato all’affermazione della cosiddetta ‘agricoltura 4.0’. Questa definizione, lo ricordiamo, si origina per analogia con quella di ‘industria 4.0’, che a sua volta nasce dalla prospettiva della quarta rivoluzione industriale, vale a dire dell’era della produzione industriale totalmente automatizzata e interconnessa.

“Quando parliamo di agricoltura 4.0 – chiarisce Gianluca Ravizza, segretario generale dell'ente formativo e vicepresidente vicario di Caiagromec – ci riferiamo ad un’agricoltura fortemente orientata all’innovazione e alla digitalizzazione dei processi,  in grado di progredire grazie a manager e operatori del settore primario dotati di una coerente preparazione tecnologica e gestionale. In questo scenario occupano un ruolo di primo rilievo le imprese agromeccaniche, il cui apporto all’attività agricola consente di generare sempre nuovi margini di valore aggiunto, nell’esercizio di un’attività altamente sostenibile”.

Secondo i dati offerti da un report dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e del laboratorio Rise dell’Università degli Studi di Brescia, le tecnologie per l’agricoltura hanno ormai raggiunto un fatturato che a livello mondiale si avvicina ai 14 miliardi di euro e che anche in Italia fa segnare valori ragguardevoli, ben oltre il mezzo miliardo di euro, peraltro in crescita costante.

"Nonostante le grandi difficoltà che la congiuntura economica internazionale sta causando anche nel settore della formazione”  sottolinea Ravizza “da parte nostra ribadiamo la ferma determinazione a potenziare i processi formativi a beneficio dell’agricoltura del paese, adottando un moderno approccio sistemico in grado di integrare in una visione d’insieme le molteplici conoscenze di cui i protagonisti del settore primario devono disporre per affrontare le sfide che li attendono”.