CAIAGROMEC, CONCLUSA LA SETTANTASEIESIMA ASSEMBLEA

Comunicato n. 
23/2022

(Roma, 24 maggio 2022). “La profonda crisi che sta vivendo attualmente il mondo agricolo non può essere archiviata come una mera conseguenza dei pur tragici scenari internazionali, ma richiede un’analisi più profonda e una chiara presa di coscienza da parte delle istituzioni della mancanza di una visione di lungo periodo, oltre che della prevalenza di un approccio che ha trascurato le produzioni strategiche e la sicurezza degli approvvigionamenti agroalimentari”: così il presidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori italiani, Gianni Dalla Bernardina, ha sintetizzato la congiuntura attuale del settore primario nella relazione presentata alla quinta assemblea generale dell’associazione, tenutasi il 21 maggio al Castello di San Giorgio a Maccarese (Roma). La recente assemblea di CAIAgromec rappresenta di fatto la settantaseiesima assise generale dell’organizzazione dalla fondazione dell'Unione nazionale nel lontano 1947.

Durante il proprio intervento il numero uno di CaiAgromec ha posto con decisione l’accento sul processo di costante sottovalutazione del ruolo dell’agricoltura rispetto alle altre attività produttive, mettendo in evidenza i pericoli di quella che ha definito una vera e propria deriva ideologica, in corso da anni, fondata su pregiudizi - anziché su evidenze scientifiche – e fonte di ripercussioni estremamente negative sulle scelte  politiche riguardanti il settore.

Nel corso dei lavori assembleari sono emerse le problematiche sindacali più sentite dalle categorie rappresentate: dalla mobilità dei mezzi agricoli al sistema dei finanziamenti per il settore primario, dal regime applicato ai carburanti all’equiparazione dell’imprenditore agromeccanico a quello agricolo. Proprio su quest’ultimo punto i dirigenti dell’associazione hanno ribadito a più voci la necessità di un maggiore impegno da parte dei decisori istituzionali per giungere alla conclusione di un iter legislativo di cui da tempo CAI reclama un positivo risvolto. Sul tema si è apertamente espresso in assemblea il sen. Gianpaolo Vallardi, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, cui è stato affidato il compito di trarre le conclusioni dei lavori. Vallardi, dopo aver ricordato le tappe di un personale percorso a supporto delle istanze degli agromeccanici, ha ammesso che nella classe politica attuale si riscontra ancora una diffusa mancanza di conoscenza circa il fondamentale contributo del contoterzismo agrario all’agricoltura e all’intera filiera agroalimentare.

Il ruolo essenziale del comparto agromeccanico è stato ribadito dal prof. Michele Pisante dell'Università di Teramo, che in collegamento streaming ha definito il contoterzismo come uno dei pilastri dell’agricoltura e come motore di sviluppo in grado di diffondere tecnologie in chiave digitale per consentire al mondo rurale di rispondere ai massimi livelli professionali agli obiettivi fissati dall’Unione Europea.

Un aperto apprezzamento per le funzioni svolte dalle imprese agromeccaniche è venuto infine da David Granieri, vicepresidente di Coldiretti, che ha manifestato condivisione dell’analisi del presidente Dalla Bernardina, affermando che gli agromeccanici sono parte integrante di una filiera agricola in cui la produzione di cibo deve accompagnarsi alla coesione sociale.

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