GLI AGROMECCANICI TOSCANI SI CONFRONTANO SUL PAN

Comunicato n. 
168
 
 

Comunicato stampa n. 168 del 24 novembre 2014

GLI AGROMECCANICI TOSCANI SI CONFRONTANO SUL PAN

In una sala gremita, presso Le Scuderie dell'Antinoro a Montelupo Fiorentino, si è tenuto il 18 novembre scorso un seminario informativo organizzato dalla FRIMAT – Federazione Regionale Imprese di Meccanizzazione Agricola della Toscana, sul Piano d’Azione Nazionale sui fitofarmaci (PAN) e sul controllo funzionale delle macchine irroratrici.

L’argomento è molto sentito dalle imprese agromeccaniche, sia perché – come ha acutamente rilevato il Presidente regionale, Loreno Catassi – si  trovano a fare da cavia nella fase di avviamento dei controlli, sia perché la Regione Toscana è entrata in gioco  in  ritardo rispetto ad altre regioni.

Marco Vieri dell’Università di Firenze ha osservato come il suo istituto sia stato, in realtà, fra i precursori nella valutazione dei rischi legati alle irroratrici fin dal lontano 1988, e si sia inventato i primi  banchi di prova mobili, dotati di strumenti di alta precisione, già dal 1993.

Il Prof. Vieri, rammaricandosi per i tempi ristretti concessi ai contoterzisti,  ha sottolineato come il PAN abbia fermato il cronometro sulla tecnologia già consolidata, ad un livello ormai  superato dai costruttori più attenti alla salvaguardia ambientale ed al risparmio di prodotti fitosanitari; un risparmio che, ha concluso Vieri, permette di assorbire in breve tempo il costo della verifica.

Leonardo Calistri, funzionario della Regione Toscana, ha motivato il controllo funzionale con la necessità di adeguamento alle norme comunitarie, paventando il rischio di tagli ai fondi strutturali e allo sviluppo rurale, osservando che i tempi sono assai ristretti, in considerazione dell’elevato numero di irroratrici presenti sul territorio. Riguardo ai centri autorizzati per l’esecuzione delle verifiche funzionali – per ora soltanto 6 – il rappresentante regionale ha ricordato che è previsto il mutuo riconoscimento fra le officine di regioni diverse; vivaci polemiche ha invece suscitato il richiamo al sistema sanzionatorio, che la Regione potrà attivare già dal prossimo 27 novembre.

Alcuni imprenditori agromeccanici hanno infatti osservato come la Regione sia partita in forte ritardo, sia sul piano dell’autorizzazione ai centri, sia su quello della formazione dei tecnici, sia, infine, sull’informazione alle imprese interessate, che ha seguito canali non ufficiali.

Roberto Guidotti, del servizio tecnico UNIMA, dopo avere riassunto gli obblighi e le opportunità offerte dal PAN alle imprese agromeccaniche,  ha ricordato come altre Regioni abbiano invitato i contoterzisti a prenotarsi nei termini e comunque prima della rimessa in servizio delle macchine dopo la pausa invernale, senza insistere sugli aspetti sanzionatori in questa fase di avvio.

Sulla stessa linea, Sandro Stoppioni di Coldiretti Toscana, ha ricordato come la norma venga da lontano: per tale motivo le istanze delle categorie interessate non hanno trovato accoglimento, specialmente sui tempi di attuazione, che avrebbero meritato maggiore attenzione.

Qualche nota polemica è poi scaturita da officine e concessionari, che hanno lamentato una certa difficoltà di dialogo con la Regione riguardo all’accreditamento come centri autorizzati ad eseguire le verifiche: il rappresentante regionale ha gettato acqua sul fuoco, assicurando che la Regione Toscana è intenzionata ad aprire le porte al maggior numero possibile di centri, per rendere il controllo funzionale più agevole e ridurne così i costi indiretti.

Ufficio Stampa UNIMA

 UNIONE NAZIONALE IMPRESE DI MECCANIZZAZIONE AGRICOLA – U.N.I.M.A.

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