UNIMA E CONFAI FIRMANO IL PROTOCOLLO D'INTESA

Comunicato n. 
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Comunicato Stampa

 

UNIMA E CONFAI FIRMANO AL MIPAAF IL PROTOCOLLO D’INTESA

RAMADORI E BOLIS: DIALOGO PER TUTELARE IL CONTOTERZISMO ITALIANO

 

 

Giovedì 5 dicembre, al Ministero delle Politiche Agricole, Unima e Confai hanno firmato il protocollo d’intesa per dare vita al Coordinamento Agromeccanici Italiani. A sottoscrivere l’accordo, il presidente di Unima, Silvano Ramadori, e di Confai, Leonardo Bolis. A breve verranno definite le modalità di funzionamento del Coordinamento.

Le imprese agromeccaniche coinvolte saranno circa 10mila in tutta Italia. Un comparto che annovera solo per il 2% delle imprese operanti nel settore primario, ma che si inserisce nella filiera della meccanizzazione agricola, il cui valore si aggira, compreso l'indotto, sui 12 miliardi di euro.

Silvano Ramadori, Presidente di Unima, afferma che “il mondo del contoterzismo aveva la necessità di trovare un accordo, per il bene della categoria. Fin dall'inizio del mio mandato ho cercato il dialogo con Confai, consapevole delle radici comuni e dei comuni interessi. Le imprese agromeccaniche sono protagoniste dell'innovazione tecnologica in agricoltura e della sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro, e garantiscono alle imprese agricole competitività e margini di guadagno. Insieme riteniamo che si possano meglio tutelare le imprese agromeccaniche, con particolare riguardo all'imminente applicazione delle nuove politiche comunitarie, che devono tenere conto del ruolo insostituibile svolto dalle nostre imprese”.

Parla di un momento storico Leonardo Bolis, presidente di Confai. “Stiamo suggellando un’intesa che ci riporta a dialogare insieme – spiega Bolis – . Questo perché con la presidenza di Ramadori ho notato che le posizioni si sono notevolmente avvicinate. Mi auguro che la nascita del Coordinamento Agromeccanici Italiani possa portare al raggiungimento dell’obiettivo del riconoscimento dei contoterzisti nel comparto agricolo”.

I benefici, secondo il coordinatore nazionale di Confai, Sandro Cappellini, “potrebbero riverberarsi positivamente, senza gravare sui conti dello Stato, sia sulle aziende agromeccaniche che sui committenti, che sono gli agricoltori”.

Il riconoscimento del ruolo degli agromeccanici in agricoltura non costituisce più, dunque, un motivo di contrasto fra le due organizzazioni. Lo afferma il vicepresidente di Unima, Massimo Alberghini Maltoni: “Non abbiamo preclusioni legate all’inquadramento – dichiara Alberghini Maltoni – ma vogliamo che gli agromeccanici siano coprotagonisti del sistema agricolo italiano, insieme agli agricoltori”.

All’accordo era presente anche Sandro Liberatori, direttore di Enama, il quale dopo avere sottolineato l'importanza del contoterzismo nell'agricoltura italiana, ha salutato positivamente l’accordo, anche ai fini della collaborazione sul piano dell’innovazione e della sicurezza sul lavoro.

La prossima occasione di incontro dopo la firma del protocollo di intesa sarà il Contoterzista Day a Treviglio (Bergamo), in programma il prossimo 13 dicembre.

 

 

Ufficio Stampa UNIMA

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