All'EIMA gli agromeccanici valutano la manutenzione programmata - n.

Comunicato n. 

[jst]La formula dei contratti di manutenzione programmata sta riscuotendo un crescente successo tanto nel settore agricolo che in quello del movimento terra, ma continua a non incontrare particolari favori presso i contoterzisti che, va ricordato, come categoria movimentano da soli oltre il 30% del mercato delle macchine agricole pur rappresentando solo l'1% degli acquirenti potenziali. L'estrema difficoltà nel dover valutare, sia in sede preventiva che consuntiva, i costi legati al possesso, l'uso e la remuneratività potenziale delle macchine che spesso colpisce le imprese agricole che si accingono a investire in nuove tecnologie infatti, sembra gravare in maniera assai ridotta su quelle agromeccaniche. Grazie all'esperienza accumulata con il continuo aggiornamento tecnologico delle proprie flotte operative, alla loro gestione professionale e alla possibilità di sfruttare le macchine per intervalli temporali ottimali ottimizzandone il periodo di ammortamento, queste aziende sono in grado di affrontare in maniera più sicura il mercato. La presenza di flotte nutrite nelle aziende, generata dalla natura stessa del lavoro conto terzi, ha inoltre generalmente comportato lo sviluppo nell'ambito delle stesse imprese, di professionalità in grado di intervenire direttamente per le operazioni di manutenzione ordinaria. A fronte della possibilità di sfruttare queste professionalità si pone comunque per queste imprese la difficoltà di intervenire direttamente nella manutenzione delle componenti ad alta tecnologia delle macchine, che richiedono invece figure tecniche specializzate. L'evoluzione delle macchine in questo senso avvenuta negli ultimi anni e prevedibile per gli anni a venire, unita alla certezza dei costi tipica dei contratti di manutenzione programmata, esercitano comunque un certo fascino anche sugli agromeccanici che hanno chiaramente manifestato un interesse per la filosofia che sta alla base di questa tipologia di contratti, richiedendo però, al fine di ridurre i costi, opzioni che siano più simili a prolungamenti di garanzia.[/jst]

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