UNIMA: BILANCIO POSITIVO AD AGRILEVANTE - n.

Comunicato n. 

[jst]Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha rapidamente assunto i connotati di evento imperdibile per gli operatori economici provenienti dai paesi del bacino del Mediterraneo, dall’Europa balcanica e meridionale e dal Medio Oriente, ma anche per tutti coloro che operano nel settore primario del nostro mezzogiorno. «[i]UNIMA ha sempre creduto nelle potenzialità della manifestazione ed è stata uno dei promotori della sua nascita, partecipando attivamente ad ogni edizione con una presenza stabile tra gli stand e arricchendone il panorama convegnistico.[/i] – spiega Tassinari –[i] Ogni volta la risposta del pubblico è stata superiore alle più rosee aspettative e l’edizione appena conclusasi non ha fatto eccezione[/i]». A parte l’indiscusso successo dell’incontro sui PSR, al quale UNIMA ha partecipato illustrando la posizione del comparto agromeccanico su quella che dovrebbe essere la gestione futura dei Piani di Sviluppo Rurale, il principale risultato della kermesse pugliese è stato l’elevatissimo numero di contatti registrato allo stand. «[i]Le centinaia di visite allo stand UNIMA[/i] – prosegue Tassinari – [i]testimoniano come l’associazione stia correttamente portando avanti la propria politica di espansione nel mezzogiorno, ma anche come il vero tessuto produttivo di queste aree non sia costituito da immigrati e caporali senza scrupoli, ma da una sana fascia di imprenditori in grado di interpretare il mutare dei tempi e adeguarsi alle nuove realtà produttive nel rispetto della legge e dell’ambiente[/i]». Pochi curiosi e molti imprenditori consapevoli, dunque, gli ospiti dello stand UNIMA, con contatti che lasciano presagire prossimi importanti sviluppi per la crescita dell’unità di una categoria che sinora nel meridione poteva contare solo su sporadiche aree di rappresentanza sindacale. «[i]Desidero ringraziare le nostre giovani associazioni locali presenti a Lecce, Brindisi e Foggia per l’importantissima opera di informazione portata avanti in queste aree. In cui sino a pochi anni orsono l’idea delle imprese agromeccaniche come categoria unita era addirittura impensabile[/i]. – conclude Tassinari –[i] Sono certo che quanto prima a loro se ne uniranno altre, sino a dare vita a una nuova federazione regionale. La prima a sud delle Marche[/i]». [/jst]

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