CONTOTERZISMO: UNIMA FAVOREVOLE ALLA PROROGA DEL DISACCOPPIAMENTO PER LA TABACCHICOLTURA - n.

Comunicato n. 

[jst]Pur essendo una produzione di nicchia a livello nazionale, nelle aree dove è praticata la tabacchicoltura rappresenta per le economie locali un elemento fondamentale che vede una sensibile partecipazione alla filiera delle imprese agromeccaniche. In Umbria, in particolare, le imprese agromeccaniche intervengono nel 35% delle attività di preparazione del terreno, nel 60% di quelle di semina delle colture intercalari, nel 70/80% dei trattamenti alle colture e nel 15% della raccolta. Nell’ambito del processo colturale il ricorso alle imprese agromeccaniche ha mostrato nel corso degli ultimi anni un trend di costante crescita, con punte di incremento a due cifre nei trattamenti di irrorazione, dove sono richieste macchine ad altissima tecnologia in grado di operare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente, nonché la capacità professionale nel gestire i diversi fitofarmaci nell’ottica della salute del consumatore finale. In base a quanto emerso in occasione della recente edizione di Agritab, ottenere la proroga del disaccoppiamento parziale fino al 2013 è obiettivo comune di tutti gli attori della filiera, nonché condizione necessaria per la sopravvivenza di un settore attualmente schiacciato tra il cambiamento strutturale e un aumento dei costi non bilanciato dalla remuneratività dei prezzi. Esperienze precedenti hanno dimostrato infatti come nei paesi dove si e' abbandonata la tabacchicoltura, salvo casi marginali, si e' abbandonata l'agricoltura venendo a mancare di colpo anche l'indotto dell'industria della trasformazione e di tutte le altre attività imprenditoriali collegate. Notevole sensibilità al tema è stata dimostrata da tutte le istituzioni interessate, a partire dall’impegno del ministro Luca Zaia a definire ''[i]tutte le iniziative valide per ottenere la proroga fino al 2013 e per mantenere il sistema di disaccoppiamento che permette di mantenere un legame tra il livello della produzione e il livello dell'aiuto europeo[/i]”. [/jst]

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