RIMBORSI OCM ZUCCHERO: “GLI IMPORTI SONO ESENTI DALLE IMPOSTE DIRETTE” - n.

Comunicato n. 

Dopo la pubblicazione da parte dell’AGEA dell’integrazione alla circolare ACIU.2006.872 del 22.12.2006, che ha spazzato via i dubbi circa la destinazione delle macchine in attesa dell’erogazione del rimborso (vedi CS UNIMA 08/2007), l’impegno di UNIMA si è rivolto alla definizione della eventuale tassabilità degli importi erogati. [b][i]Le somme destinate agli indennizzi per i fornitori di macchinari non concorrono alla formazione del reddito[/i][/b]. Questa la tesi sostenuta da UNIMA nei confronti delle istituzioni competenti riguardo il regime fiscale applicabile ai rimborsi. Dalle ricerche e consultazioni in merito infatti, è chiaramente emerso come, in base all’art. 2 comma 5 del D.L. 10 gennaio 2006 n. 2 (convertito nella legge n. 81 dell’11 marzo 2006), “[i]… gli aiuti comunitari destinati alla ristrutturazione delle imprese derivanti dalla attuazione della riforma della organizzazione comune di mercato dello zucchero non concorrono alla formazione del reddito[/i].” Fugata anche quest'ultima incertezza, gli agromeccanici potranno quindi pianificare con maggior serenità gli investimenti da effettuare per tentare di superare, almeno in parte, il cataclisma che ha colpito il settore bieticolo. «[i]Sembra che il risultato abbia superato le aspettative [/i]- conclude il Presidente di UNIMA, Aproniano Tassinari, visibilmente soddisfatto – [i]è prevedibile da parte delle imprese agromeccaniche un reinvestimento delle somme erogate dalla CE, ed è di tutta evidenza che la non rilevanza ai fini reddituali consente maggior disponibilità per il raggiungimento di quella "linea di galleggiamento" così pesantemente messa in pericolo dai recenti accadimenti. La maturità della categoria deve ora esprimersi individuando con lucidità le aree in cui concentrare gli investimenti[/i]». L'ultimo auspicio di Unima, espresso dal suo Presidente, riguarda il settore della bio-energia: «[i]Auspichiamo un intervento chiaro da parte della classe politica riguardo gli indirizzi per questo nuovo ed importante settore; non potremmo infatti permetterci di "sbagliare" la tipologia dell'investimento, mentre purtroppo il difficile momento politico fa temere uno slittamento delle decisioni in merito[/i]».

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