ALEMANNO AGLI AGROMECCANICI: “E’ TEMPO DI RICONOSCERE IL VOSTRO RUOLO” - n.

Comunicato n. 

[b][/b]Storica dichiarazione del ministro delle politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno al convegno “Seconda Giornata Europea del Mais” che si è tenuto nella seconda giornata di Vegetalia. Nel suo intervento Alemanno ha finalmente dato una risposta a quanto l’UNIMA da anni chiedeva: un riconoscimento giuridico univoco del ruolo degli agromeccanici nell’ambito del panorama agricolo nazionale. Secondo le parole del ministro il nuovo inquadramento servirà a recuperare la figura degli agromeccanici come elementi fondamentali dei processo colturali, nonché e a dar finalmente loro accesso ai vari tavoli verdi e di filiera da cui finora erano stati colpevolmente esclusi. Come fortemente richiesto da UNIMA, l’unicità del lavoro degli agromeccanici e la loro appartenenza alla categoria degli artigiani saranno comunque ben rimarcati per evitare eventuali erronee assimilazioni tra questa e quella degli imprenditori agricoli. Riferendosi poi ai colloqui avuti nei giorni scorsi con il presidente Tassinari unitamente a una delegazione UNIMA, il ministro Alemanno ha inoltre dichiarato che si sta lavorando per inserire nel prossimo pacchetto di decreti una serie di emendamenti presentati da UNIMA stessa e la cui approvazione, pur non incidendo sulle finanze nazionali, risolverà diversi dei problemi che le aziende agromeccaniche affrontano quotidianamente da anni. Un altro risultato eccezionale ottenuto dall’UNIMA riguarda il comparto bieticolo. Come fortemente richiesto dall’Unione alle istituzioni, gli agromeccanici entreranno infatti nel novero di coloro che beneficieranno degli aiuti finanziari nazionali destinati alla rivoluzione di filiera derivata dalla riforma della PAC. “La dichiarazione del ministro Alemanno restituisce agli agromeccanici la dignità del loro ruolo reale – ha dichiarato il Presidente di UNIMA Aproniano Tassinari – e rappresenta la prova della validità del nuovo corso intrapreso dalla nostra associazione”. Cremona, 28 gennaio 2006

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