01/02 AGROMECCANICI: LA LEGGE DI ORIENTAMENTO ASSEGNA AL SETTORE UN RUOLO INAPPROPRIATO E COMPLEMENTARE ALL'INTERNO DEL COMPARTO AGRICOLO - n.1/2002

Comunicato n. 

Gli agromeccanici tornano a far sentire la loro voce al ministero delle Politiche agricole sulla legge di orientamento e per le conseguenze che possono derivare da una non equilibrata riforma fiscale e previdenziale. L'obiettivo è di evitare la dequalificazione, se non la cancellazione, dell'attività della categoria. La funzione dei contoterzisti deve essere tenuta, ricorda l'Unione, nella giusta considerazione e collocazione soprattutto in rapporto al ruolo da sempre svolto dai suoi associati nel settore agricolo, a cui assicura più del 65% degli interventi con macchine ad alto contenuto tecnologico, con punte di oltre il 95% nelle operazioni di raccolta. L'Unima sollecita in particolare una verifica sulle nuove disposizioni introdotte dalla legge di orientamento affinché il provvedimento possa divenire uno strumento innovativo e moderno per far crescere l'agricoltura. L'attuale formulazione legislativa causa invece, ricorda l'organizzazione, una palese disparità di trattamento con una conseguente pesante alterazione della concorrenza, una dequalificazione professionale della categoria, ripercussioni negative nei confronti delle stesse aziende agricole e dell'industria che produce macchine ed attrezzature agricole. Per questi motivi l'Unima ribadisce in un documento presentato alla Presidenza del Consiglio, al ministro per le Politiche agricole Giovanni Alemanno e al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, la necessità che l'attività agromeccanica possa contare su un identico trattamento fiscale, previdenziale e assicurativo sia che venga esercitata come attività connessa sia in modo esclusivo o comunque principale

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