LA 63° ASSEMBLEA NAZIONALE DI UNIMA FOTOGRAFA UN COMPARTO IN LOTTA CONTRO LA CRISI - n.

Comunicato n. 

[jst]Si è tenuta a Numana (AN), la sessione pubblica della 63° Assemblea Nazionale dei soci UNIMA (Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola). La manifestazione, ospitata dal Comune nella Sala Consiliare del Municipio all’interno del settecentesco Palazzo Vescovile, si è aperta con il benvenuto di [b]Rolando Esposito Pirani[/b], vice presidente dell’APIMA di Ancona, che ha ricordato il presidente Mirco Principi, scomparso alla vigilia della manifestazione. Sono seguiti i saluti del sindaco di Numana, [b]Mirko Bilò[/b] e di [b]Katia Mammoli[/b], Consigliere Regionale delle Marche, che ha sottolineato come anche l’agricoltura e l’agroindustria marchigiana stiano soffrendo la crisi economica contingente, ma affrontino la situazione sviluppando le specificità dei prodotti regionali e puntando sulla qualità. La manifestazione è entrata nel vivo con la lettura della relazione annuale del presidente di UNIMA [b]Aproniano Tassinari[/b], dalla quale è emerso come la categoria agromeccanica, al pari di quella agricola, non possa prescindere dai mercati internazionali e, senza più godere dei ripari della PAC, gli imprenditori fatichino a effettuare scelte ponderate, che conducano a risultati prevedibili e, soprattutto, sostenibili dal punto di vista finanziario. La situazione è resa ancora più difficile dai sensibili rincari nei costi di produzione e degli oneri sociali non compensati da un comparabile aumento delle tariffe e a questo si aggiunge la carenza di liquidità legata alla riduzione del credito bancario e alle difficoltà di pagamento dei clienti. Nel 2008, l’accesso al credito è stato senza dubbio un problema per le imprese agromeccaniche, che fanno dell’innovazione tecnologica il principale cardine della propria attività, come testimoniano le circa 4.420 trattrici (di cui il 45 % oltre i 150 CV) e 525 mietitrebbie (l’83 % circa del totale) oltre a rimorchi e macchine operatrici industriali, immatricolate nell’anno trascorso. Ottime notizie, invece, sono giunte dal fronte sicurezza, con solo 250 infortuni nell’ambito delle imprese agromeccaniche a fronte degli oltre 50.000 dell’intero settore agricolo Nonostante le difficoltà, la rete organizzativa di UNIMA si è arricchita di due nuove associazioni provinciali, quelle di Rieti e di Ragusa, che porta il totale delle province rappresentate a 45. Le nuove associazioni rappresentano il successo della politica di penetrazione di UNIMA soprattutto nelle aree del centro-sud e rafforzano il peso contrattuale della categoria presso Istituzioni ed enti locali, con i quali si è aperta una nuova fase di dialogo orientata innanzitutto a ottenere dal mondo politico una vera e propria regolamentazione dell’attività, ma anche una significativa semplificazione burocratica. Alla relazione del presidente di UNIMA hanno fatto seguito quelli di [b]Roberto Guidotti [/b](Coordinatore Direttori UNIMA), [b]Sandro Liberatori[/b] (Direttore di ENAMA) e [b]Guglielmo Belardi [/b](Responsabile Sviluppo e Costumer Care di Medio Credito Centrale). Il primo ha sottolineato come il rapporto di UNIMA con le istituzioni continui a soffrire una certa indolenza generalizzata di parte del mondo politico e come l’associazione continui a evolvere la propria struttura anche per trovarsi pronta ad affrontare nuove sfide e novità, come quella del federalismo, delle innovazioni normative. Sandro Liberatori si è soffermato sul ruolo di ENAMA come collettore delle esigenze agromeccaniche attraverso un percorso certificativo che non sia più limitato alle macchine, ma comprenda anche le aziende, consentendo loro di presentarsi sul mercato in maniera più professionale e credibile. Un plauso generale ha riscosso l’intervento di Belardi, che ha annunciato la recentissima emanazione della circolare UniCredit MedioCredito Centrale n. 549 (6 maggio 2009) che include definitivamente le imprese agromeccaniche tra quelle che possono accedere al Fondo di Garanzia. Una conferma del successo della collaborazione, ormai pluriennale, tra UNIMA e New Holland è giunta dal breve intervento di [b]Domenico Reggiani[/b], responsabile Mercato Italia del marchio modenese, che ha evidenziato come l’agricoltura abbia, oggi più che mai, bisogno di certezze e New Holland sia in grado di fornirle contribuendo alla creazione di reddito. [b]Mario Guidi[/b], Vice Presidente di Confagricoltura, ha ribadito come la competitività degli agromeccanici, influendo sulle tariffe, rappresenti una nota positiva anche per gli agricoltori e dichiarato che Confagricoltura rimane favorevole alla partecipazione di UNIMA al tavolo Verde, purché ci sia una visione condivisa del futuro del settore primario che preveda una riscrittura delle regole economiche applicate all’economia reale. Sulla stessa linea è stato l’intervento di [b]Nevio Lavagnoli[/b], Presidente CIA Regione Marche, secondo il quale «[i]Non si esce dalla crisi senza un cambiamento del paese in cui l’agricoltura non sia più considerata come una figliastra del mondo economico e sociale[/i]». La manifestazione si è conclusa con gli interventi di [b]Paolo Ammassari[/b], del MiPAAF, e dell’[b]On. Carlo Ciccioli,[/b] Vice Presidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati; il primo ha stigmatizzato il difficile avvio dei PSR, indicandoli come la chiave per un adeguato sostegno al comparto agromeccanico, e sostenuto come il Piano Strategico Nazionale - che va concluso entro maggio - si focalizzerà su sicurezza e ambiente, facendo da volano anche per quelli di Sviluppo Regionale; mentre il secondo ha sottolineato come sia la crisi stessa a dare risalto all’agricoltura in generale e a quelle aziende che sono in grado di produrre in particolare. L’agricoltura è l’unica, vera economia reale mondiale, secondo Ciccioli, e la soluzione della crisi è soprattutto legata a un recupero di peso politico dell’Italia all’interno della Comunità Europea. [/jst]

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