19/05 da 'il contoterzista ' n. 5/2005 - editoriale - UNA STORIA IMPORTANTE, UN RINNOVATO VIGORE - n.19/05

Comunicato n. 

Sessanta ma non li dimostra. L'Unima entra, infatti, nel suo sessantesimo anno di vita. Con la prossima assemblea, la cinquantanovesima, arriviamo a celebrare un importante traguardo per la nostra associazione. Per le persone oggi il raggiungimento di questa meta rappresenta l'avvio di una nuova vita, un'altra giovinezza, più matura e concreta. Così sarà, ne sono convito, per la nostra organizzazione. Ciò che ci muove è un rinnovato vigore che dovrà sempre più chiarire e definire il nostro ruolo nel contesto agricolo. La nuova fase di vita, che si è aperta recentemente nella rappresentanza dell'Unima, riguarda soprattutto un mutamento di uomini, che nel solco della tradizione del lavoro svolto in questi decenni, continuerà a lavorare in favore della tutela sindacale della categoria, fino a ottenere il necessario risveglio di attenzione da parte del mondo politico. Dal 1946 anno di fondazione dell'Unima tanto è cambiato. Il mondo agricolo è molto diverso, quasi irriconoscibile. Dalla situazione di una ruralità intesa come persone povere e con scarsi mezzi, oggi il settore primario si muove con pari dignità insieme agli altri settori produttivi. Non più un vaso di coccio tra molti vasi di ferro, anzi. Non fosse per altro perché l'agricoltura sta conoscendo una crescita economica di tipo cinese. I dati recenti dell'Istat parlano di un incremento del valore aggiunto agricolo superiore al 10 per cento. Non posso non affermare con orgoglio che lo sviluppo del settore primario è dovuto in buona parte all'apporto degli agromeccanici. Grazie a voi, al vostro lavoro, ai vostri sacrifici, agli investimenti che avete realizzato principalmente con le vostre fatiche, l'agricoltura italiana si è posta ai vertici della politica agricola europea. Certo non tutto è così roseo e preciso come lo vorremmo. Tanti sono i problemi che ci affliggono. Sapete meglio di me come le conseguenze delle scelte comunitarie avranno un inevitabile riflesso sul lavoro conto terzi. Gli effetti del disaccoppiamento legato alle prossime scelte nel campo della riforma dell'organizzazione comune di mercato dello zucchero avranno possibili pesanti ripercussioni sul lavoro degli agromeccanici. Sono sicuro, comunque, che la lungimiranza di molti imprenditori agromeccanici farà da traino verso nuovi orizzonti e verso nuove scelte. In questo l'Unima sarà come sempre al vostro fianco. Il nostro impegno in queste ultime settimane si è incentrato nel lavoro di incontri con tutte le componenti del mondo agricolo. Lo sviluppo dei rapporti con tutti gli altri rappresentanti del settore si accompagna anche con una operazione di sollecitazione delle forze politiche. Lo scopo è chiaro, l'obiettivo è immutato: far riconoscere il ruolo e il peso delle imprese agromeccaniche nella crescita dell'agricoltura. Chiediamo pari dignità e non equiparazioni impossibili da raggiungere. Vogliamo il riconoscimento del nostro sacrificio e del aggiornamento tecnologico che apportiamo agli agricoltori. Dove andrebbero tanti di loro senza le nostre macchine e la nostra esperienza' Troppo pochi si sono posti e continuano a porsi questa domanda. Aproniano Tassinari

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