42/2004 da 'il contoterzista' n. 12 - editoriale - Un'unione forte per una nuova fase programmatica - n.42/2004

Comunicato n. 

La consuetudine vuole che a dicembre si tirino le somme dell'anno. Non intendo sottrarmi da questa tradizione ma non ho la possibilità di farlo a tutto tondo. Mentre il giornale va in stampa il vertice dell'Unima ha convocato una assemblea straordinaria e quando sfoglierete questo numero l'incontro sarà già avvenuto. La situazione, all'interno dell'Unione, sarà pertanto probabilmente diversa. Ciò che sto scrivendo, quindi, potrebbe anche essere superato da questa importante assise. L'appuntamento non è arrivato così per caso. Quando ci siamo congedati dalla 59esima assemblea annuale, celebrata a Rimini lo scorso maggio, abbiamo stabilito di avviare una nuova fase programmatica da concludersi entro la fine dell'autunno attraverso la convocazione di un'assemblea cui affidare il compito di sancire una rinnovata e più efficace piattaforma comune e unitaria di lavoro. Certo il 2004 è stato un anno contrastato per la vita dell'Unima. Abbiamo finalmente raggiunto il traguardo della definizione di attività agromeccanica. Ma il risultato ottenuto ha anche innescato nell'ambito dell'unione un profondo e articolato dibattito che alle volte ha raggiunto, devo dire con molta sincerità, un livello particolarmente aspro. Ritengo il confronto e le differenze elementi fondamentali per la vitalità e il futuro di una associazione. Le diversità, secondo il mio modesto giudizio, muovono il mondo. Grazie a un confronto sempre aperto e vivace continuiamo a garantire un servizio ai nostri soci, senza dunque trascurare le istanze della nostra base. Le imprese che rappresentiamo hanno bisogno di una unione forte e compatta. L'anno che sta per arrivare rappresenta infatti un momento di svolta sotto molti punti di vista. La riforma comunitaria non ci concede sonni tranquilli. La fiducia viene meno anche davanti al continuo progredire del costo dei carburanti, divenuto oramai insostenibile. Spero quindi che dall'assemblea straordinaria giungano segnali forti e indicazioni chiare per avviare nuove strategie di sviluppo per il futuro della nostra categoria, con la quale sancire una rinnovata e più efficace piattaforma comune e unitaria di lavoro. È divenuto oramai improrogabile avviare nuove sinergie con tutto il mondo agricolo per far avere a tutti gli agromeccanici il giusto riconoscimento professionale. Le occasioni non mancheranno, mi riferisco ai provvedimenti che il legislatore dovrà prendere per completare la legge delega, con la quale sono stati ridefiniti i soggetti operanti in agricoltura, e definire il percorso della tracciabilità delle produzioni. Luigi Gulinelli

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