35/2004 da 'il contoterzista' n.9 - editoriale - Timidi sorrisi immersi in più di un'ombra - n.35/2004

Comunicato n. 

La pazza estate del 2003 è oramai lontana e le piogge abbondanti della scorsa primavera hanno portato giovamento a gran parte delle produzioni agricole italiane. I dati sull'andamento della campagna mostrano quasi tutti segno positivo. Le prime cifre parlano di un vero boom per la produzione di grano duro rispetto all'anno precedente, così come non è da meno il raccolto di frumento. In entrambi i casi la crescita è stata determinata dal contemporaneo aumento delle superfici investite e delle rese unitarie. Anche per i semi oleosi, nonostante il calo degli investimenti, le prime informazioni indicano un consistente recupero della soia, mentre per il girasole è prevista una flessione a causa del drastico ridimensionamento delle superfici investite. Bene anche la vendemmia che si annuncia abbondante. Auguriamoci che questa situazione ottimistica possa essere confermata per la bietola e per il mais, per le quali in alcune zone a causa delle scarse piogge degli ultimi tempi si prevede un raccolto pari al magro bottino del 2003. Anche la meccanizzazione agricola sembra aver archiviato la fase di flessione. Le prime proiezioni indicano una ripresa su tutte le tipologie di macchine. Insomma un anno in grande risalto produttivo che ha visto le attrezzature degli agromeccanici molto impegnate. In questa cornice di ottimismo produttivo si colloca un quadro affatto perfetto. Posso dire, infatti, che non è tutto oro quel che luccica. Ci sono alcuni aspetti negativi che è necessario sottolineare. In primo luogo voglio ricordare che la manovra governativa di risistemazione dei conti pubblici punta verso un taglio del 25 per cento degli investimenti per le imprese. Tra quelle aziende sono in primo piano anche quelle agromeccaniche. Le conseguenze sul nostro lavoro non si faranno di certo attendere. Una seconda questione mi preoccupa: rimane ancora in piedi la questione della riforma della Pac. Gli effetti delle decisioni comunitarie e soprattutto le scelte nazionali fatte avranno effetti ancora tutti da scoprire Questo scorcio di secondo semestre 2004 dobbiamo,quindi, impiegarlo, tutti insieme unitariamente, per cercare la strada che ci porti a realizzare una concreta programmazione sul futuro della categoria. Sarebbe pertanto opportuno fissare entro breve termine una riunione ad hoc che vari le tappe di lavoro perché l'Unima possa aiutare i propri associati a camminare verso un più chiaro e corretto percorso che metta ciascuno di noi contoterzisti nella possibilità di affrontare le sfide alle quali l'agricoltura italiana va in contro. Ribadisco ancora una volta che la nostra categoria è parte integrante e inscindibile del contesto agricolo e quindi per prima cosa dobbiamo riuscire a riempire di contenuti concreti e sostanziali la recente definizione di attività agromeccanica. Potrà contribuire a conseguire questo risultato una più forte e unita cooperazione con le organizzazioni agricole. Non possiamo prescindere da questo legame perché le nostre scelte imprenditoriali non possono non tener conto delle decisioni che il mondo agricolo prende. Gli scenari agricoli cambieranno completamente il proprio orizzonte e, le decisioni che l'agricoltura è chiamata a mettere in atto dovranno seguire i nuovi solchi tracciati dalla riforma della politica agricola comunitaria. Luigi Gulinelli

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