1/00 CARO GASOLIO: LO STATO RESTITUISCE LA META' DI QUANTO INCASSATO

Comunicato n. 

In particolare le misure varate dal Governo prevedono il calo dell'accisa sui carburanti dal 30 al 22%. Il provvedimento dovrebbe portare nelle tasche degli operatori del comparto circa 170 miliardi di lire. Ma nella realt�, ricorda l'Unima, negli ultimi dodici mesi il prezzo del gasolio � cresciuto del 60% passando dalle 883 lire/kg del settembre '99 alle 1362 dello stesso mese di quest'anno. Questo ha rappresentato per le imprese del settore, che consumano 2.400.000 tonnellate di gasolio, un maggior prelievo fiscale, in termini di Iva, di 127 miliardi, gi� versati nelle casse dello Stato. E una cifra analoga sar� pagata anche per il prossimo anno. Cos� nel 2001 l'agricoltura ricever�, per il caro gasolio, da una parte 170 miliardi di agevolazioni finanziarie mentre dall'altra ne avr� gi� sborsate pi� di 250 per il pagamento dell'Iva. La questione � stata sottoposta all'attenzione del ministro delle Politiche agricole Alfonso Pecoraro Scanio gi� a partire dallo scorso mese di settembre, oggi l'Unione torna a richiedere con una lettera un pi� efficace intervento del rappresentante dell'esecutivo per l'adozione di nuove misure. Il perdurare di questa situazione, sottolinea l'associazione, penalizza tutto il settore primario e in particolare le imprese agromeccaniche. Gli attuali costi del prezzo del gasolio rendono infatti insostenibile la gestione delle imprese e genera gravi ripercussioni sui costi di esercizio delle aziende agricole committenti. Il caro gasolio ha infatti provocato, nei bilanci delle imprese agromeccaniche un incremento dei costi dal 6 al 18%. Oneri peraltro non assorbibili dalle aziende agricole. E mentre all'orizzonte spuntano nuovi aumenti l'Unima chiede al ministro delle Politiche agricole Alfonso Pecoraio Scanio, di essere coinvolti nelle decisioni inerenti i costi della meccanizzazione agricola.

Effettua l'accesso all'area soci per visualizzare il contenuto riservato