Dalla Lombardia parte la qualificazione degli Agromeccanici

Comunicato n. 
«Esprimo grande soddisfazione per il ruolo che la regione Lombardia sta giocando quale apripista nell’importante partita del riconoscimento della Qualificazione professionale del comparto Agromeccanico».
 
Lo ha detto Clevio Demicheli, Vicepresidente vicario di UNIMA (Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola) e Presidente della Federazione Regionale Lombarda (FLIMA) commentando il nuovo Testo Unico dell’Agricoltura appena varato dal Consiglio Regionale della Lombardia.

«Si tratta di un innovativo testo volto a semplificare e dipanare l’intreccio normativo accumulatosi negli anni ma che anche, cosa di grande importanza per la nostra categoria, ribadisce in modo chiaro i contorni dell’attività e l’ambito di azione delle imprese agromeccaniche, impegnandosi inoltre apertamente a promuoverne la professionalità – spiega Demicheli –. Dalla Lombardia parte quindi un processo di presa di coscienza, da parte del legislatore, del ruolo cruciale e insostituibile che gli Agromeccanici svolgono all’interno della regione e non solo, quali fornitori di servizi innovativi e qualificati alle aziende agricole, contribuendo così ad accrescerne competitività e solidità.
In tempi di crisi – aggiunge Demicheli – diventa fondamentale fornire meccanismi premianti come questo appena approvato a chi affronta il mercato con trasparenza e onestà, al fine di rendere sempre più minoritari e marginali fenomeni di concorrenza sleale e di sommerso che purtroppo ad oggi continuano ad inquinare il mercato.
Siamo sicuri che a questo primo riconoscimento ne seguiranno altri in tutto il paese e che la sensibilità dimostrata dall’VIII Commissione Regionale Lombarda e dall’Assessore De Capitani fungerà da stimolo per accelerare l’iter di approvazione del progetto di Legge nazionale sostenuto da UNIMA, attualmente all’esame del Parlamento.
L’UNIMA, e in particolar modo la FLIMA presente sul territorio regionale lombardo, continueranno a garantire sostegno e apporto all’opera del Consiglio e della Giunta regionale, affinché in tutti i passaggi ulteriori sia sempre presente la voce e l’esperienza di chi da anni tutela gli interessi dell’imprese agromeccaniche Lombarde ».

 

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