«L’agricoltura del futuro deve valorizzare di più il ruolo degli agromeccanici»

Comunicato n. 
9/2024
Il presidente di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina, interviene in merito alle dimostrazioni degli agricoltori in tutta Europa

Roma, 9 febbraio 2024 L’Organizzazione europea dei contoterzisti agricoli, rurali e forestali (Ceettar) – a cui CAI Agromec aderisce - ritiene che gli approcci innovativi adottati dagli agromeccanici non siano stati presi abbastanza in considerazione, visti gli scenari attuali.
In tutta Europa gli agricoltori stanno dimostrando per chiedere un rallentamento del cammino verso un’agricoltura più sostenibile: Ceettar ritiene che questa sostenibilità possa essere raggiunta attraverso un programma tempestivo.

«Tuttavia - afferma il presidente di CAI Agromec, Gianni Dalla Bernardina - il nostro modello di sviluppo deve essere riconsiderato in funzione delle sfide sulla protezione dai cambiamenti climatici: i contoterzisti sono una parte della soluzione del problema. Infatti sono loro a fornire soluzioni per l’agricoltura di precisione agli agricoltori, che possono accedere immediatamente a queste nuove tecnologie. Incoraggiando l’impiego di queste tecniche, i contoterzisti le rendono disponibili per tutte le aziende agricole europee, grandi o piccole che siano, e ancora di più per quelle italiane, per la tipologia e impostazione strutturale dell’agricoltura in Italia».
«I contoterzisti, tramite la loro opera – prosegue Dalla Bernardina - creano un ponte fra la difesa della biodiversità e la produzione alimentare: le discussioni dovrebbero quindi incentrarsi su come realizzare la maggior parte delle scelte tecnologiche per ridurre il consumo di energia, la quantità di fitofarmaci distribuiti ed altre pratiche colturali destinate ad essere vietate in assenza di ragionevoli alternative sul mercato. E’ grave che ad oggi non sia emerso il ruolo centrale degli agromeccanici».
Ceettar e CAI Agromec auspicano e stanno lavorando «per un giusto bilanciamento tra i principi europei di precauzione e un principio comunitario orientato all’innovazione, onde creare una situazione favorevole per tutti gli attori della catena del valore agroalimentare, nella quale gli agricoltori fanno ricorso a servizi meccanici di alto livello, forniti dai terzisti. Il dibattito dovrebbe essere indirizzato verso un approccio più ottimistico: la missione per il futuro è ancora quella di massimizzare le rese ma anche la protezione dell’ambiente».
«Da ultimo – prosegue il presidente Dalla Bernardina - l’attività agromeccanica è parte integrante dei processi produttivi agricoli. Alle imprese agromeccaniche devono essere riconosciuti benefici equivalenti a quelli previsti per gli agricoltori e soprattutto un Albo di categoria che qualifichi le imprese agromeccaniche, primi soggetti per lo sviluppo dell’innovazione in agricoltura».

Ufficio stampa CAI Agromec,
Marco Pederzoli (tel. 335 6659785)

Cai Agromec è l’unione delle associazioni a cui aderiscono le imprese di meccanizzazione agricola (agromeccaniche) che svolgono l’attività del contoterzismo prevalentemente nell’ambito dell’agricoltura, dell’ambiente e del territorio. Oggi, Cai Agromec aggrega circa 15.000 imprese agromeccaniche in tutta Italia, rappresentando circa l’80% delle aziende del settore presenti sul territorio nazionale.