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[jst]�[i]Siamo particolarmente colpiti dalla celerit� con cui la misura, fortemente richiesta da tutte le associazioni di categoria legate al mondo dell�agricoltura e della meccanizzazione dedicata e gi� ipotizzata dal ministro Scajola nei primi giorni dello scorso mese, � stata tradotta in realt� dal governo[/i]�, ha commentato il Presidente di UNIMA, Aproniano Tassinari. Se correttamente erogati gli incentivi previsti dal decreto legge, pari a 300 milioni di euro e operativi dal prossimo 6 aprile, potranno dare una immediata scossa al mercato delle macchine agricole raggiungendo cos� il loro obiettivo primario che � quello di combattere una crisi che appare ormai infinita e che sta mettendo in ginocchio ampie parti del settore primario; contemporaneamente contribuir� a svecchiare il parco macchine circolanti in Italia che si configura come il pi� ampio e datato d�Europa, dando un apporto sostanziale a minimizzare l�impatto ambientale dei mezzi in uso sui campi e a incrementare la competitivit� della nostra agricoltura. �[i]Rimane da capire[/i] � ha concluso Tassinari � [i]in base a quali modalit� i contributi saranno erogati. UNIMA ha gi� iniziato una ricognizione tra le diverse associazioni di categoria interessate per riuscire a individuare una linea comune da proporre alle istituzioni. La preoccupazione � che alcuni comparti possano rimanere esclusi dagli aventi diritto agli incentivi. Nel caso degli agromeccanici, ad esempio, una situazione del genere significherebbe respingere a priori proprio coloro che pur rappresentando solo l�1% dei potenziali acquirenti di macchine, movimentano oltre il 30% del mercato[/i]�. [/jst]
