17/01 55a Assemblea annuale Unima - n.17/2001

Comunicato n. 

Malcontento è la parola con la quale l'associazione delle imprese agromeccaniche valuta le disposizioni contenute nella nuova legge di orientamento in agricoltura e sulla questione della riforma del sistema di assegnazione dei carburanti agevolati. I rappresentanti della categoria dei contoterzisti hanno confermato nel corso della assemblea generale dell'Unima svoltasi a Roma il 31 maggio scorso, l'opposizione al provvedimento di riforma del settore agricolo approvato al termine della scorsa legislatura. Una normativa fortemente voluta dal ministro uscente Alfonso Pecoraro Scanio che non tiene conto delle richiesta presentate dal settore agromeccanico e, sostanzialmente divergente da quello approvato nella Conferenza Stato-Regioni. "La categoria - ricorda il presidente dell'Unima Giuseppe Torchio - non è stata presa in considerazione e al contrario è stata fortemente penalizzata. Siamo dinanzi ad una riforma "storica" che non recepisce i profondi cambiamenti di un settore economico da troppo tempo sottovalutato. In primo luogo - sottolinea il presidente Torchio - non vi è un generale potenziamento della filiera agroalimentare e, in definitiva, non si guarda ad un'agricoltura intesa come sistema integrato dove all'azienda agricola viene pur sempre ad essere mantenuto il ruolo più importante, ma in presenza di una serie di altri soggetti imprenditoriali la cui funzione è appunto quella di assicurare la competitività del settore primario nel suo complesso" Con la riforma si è quindi privilegiato l'aspetto sociale anziché quello di dare a tutto il sistema agricolo italiano un vero orientamento nel senso di imprimere allo stesso una vigorosa spinta verso un più adeguato tasso di imprenditorialità, sempre più richiesta dal mercato. Aver voluto far rientrare l'attività agromeccanica in quelle "connesse" creerà notevoli danni all'intero settore primario. Questa "marginalizzazione" sottrae ai produttori agricoli la possibilità di fare affidamento su di un enorme potenziale di imprese attrezzate e specificatamente organizzate per assicurare alle aziende la necessaria flessibilità per competere su un mercato ormai globalizzato. Un altro problema rimasto sul tappeto e quello relativo all'assegnazione dei carburanti agricoli agevolati Senza procedere ad un minimo di consultazione con le rappresentanze sindacali degli utilizzatori, i ministeri interessati hanno partorito un regolamento a dir poco inconcepibile: il decreto interministeriali 375/2000. Esso non solo ha gravato l'utenza di adempimenti burocratici sproporzionati, ma ha messo in grave disagio gli uffici ex-Uma colti impreparati di fronte all'attuazione di un provvedimento sul cui contenuto non vi è stata la necessaria concertazione fra i vari livelli istituzionali. Alle rimostranze dell'Unima e di alcune organizzazioni agricole i ministeri hanno risposto con una serie di proroghe che peraltro non sono state utilizzate per realizzare le modifiche necessarie, facendo quindi slittare al prossimo 31 luglio l'ingestibilità della situazione. Al momento, anche per il buon senso di gran parte delle amministrazioni regionali e per la buona volontà dei funzionari degli uffici ex-Uma, è possibile ottenere anticipazioni che consentono di affrontare le necessità del breve periodo. Ma le difficoltà si ripresenteranno puntualmente al 31 luglio, quando, se non interverranno le modifiche dei tempi richieste, il decreto 375/2000 dovrebbe entrare definitivamente in vigore. Il compito di risolvere tutti i nodi lasciati sul tappeto spetta ora alla nuova maggioranza governativa che, durante la recente campagna elettorale proprio su questi argomenti ha assunto impegni ben precisi.

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